ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo in vista delle acquisizioni italiane che ci possono permettere di ampliare il nostro impatto positivo nel mondo, vogliamo essere un’azienda a prova di futuro e la certificazione B Corp ottenuta nel 2016 insieme alla trasformazione di società Benefit và in questo senso. Noi vogliamo acquisire delle aziende per trasformarle e renderle a prova di futuro, si tratta principalmente di aziende, abbiamo in mente solo una start-up. Sarà un anno interessante”. Lo afferma in un’intervista all’Italpress Alfredo Zordan, direttore commerciale di Zordan, azienda specializzata nella creazione di ambienti per il retail.
“Noi abbiamo fondato sulla sostenibilità tutti gli ambiti di ricerca e di sviluppo delle strategie aziendali, abbiamo sviluppato due anni fa uno strumento che permette di calcolare le emissioni di Co2 nella produzione di arredi, uno strumento che rende evidenti gli impatti ambientali di quello che produciamo. Con questo strumento – ha proseguito – stiamo guidando le strategie di sostenibilità dei nostri clienti dando i numeri per guidare le loro riduzioni, consigliano materiali a più basso impatto, avviare strategie di ampliamento dei cicli di vita del prodotto, dando indicazioni su strategia di movimentazione di questi materiali. Anche il riuso degli arredi sta diventando molto importante”.
Con la competizione del web “ci stiamo confrontando, anche se il mercato del lusso sta ridefinendo le strategie e in queste il negozio fisico è ancora molto importante, il cliente accede a questi brand, vuole avere una esperienza di acquisto totalizzante e lo spazio fisico è l’unico spazio che è ancora privilegiato. Il negozio si sta anche trasformando, si stanno creando ambienti più confortevoli e accoglienti che diano sempre di più questo senso di sicurezza. Si stanno sperimentando spazi aggiuntivi all’esperienza di vendita diretta con la promozione del prodotto – ha spiegato -. Ci sono zone bar, ristoranti, salotti dove le persone possono spendere più tempo rispetto a quello legato solo alla vendita e beneficiare di questa esperienza esclusiva che i brand del lusso riescono a proporre ai loro clienti”.
Infine parlando dell’impatto della crisi in Ucraina ha sottolineato che “si sta facendo sentire in maniera limitata per il nostro specifico settore, stiamo subendo aumenti del costo materie prime ed energie anche se sono ambiti marginali sul nostro tipo di lavoro in quanto nella manifattura di arredi di lusso c’è più la componente umana, quindi le ore lavoro e il valore aggiunto che riusciamo ad ottenere con la trasformazione di questi materiali rispetto ai materiali stessi”.
“Noi abbiamo fondato sulla sostenibilità tutti gli ambiti di ricerca e di sviluppo delle strategie aziendali, abbiamo sviluppato due anni fa uno strumento che permette di calcolare le emissioni di Co2 nella produzione di arredi, uno strumento che rende evidenti gli impatti ambientali di quello che produciamo. Con questo strumento – ha proseguito – stiamo guidando le strategie di sostenibilità dei nostri clienti dando i numeri per guidare le loro riduzioni, consigliano materiali a più basso impatto, avviare strategie di ampliamento dei cicli di vita del prodotto, dando indicazioni su strategia di movimentazione di questi materiali. Anche il riuso degli arredi sta diventando molto importante”.
Con la competizione del web “ci stiamo confrontando, anche se il mercato del lusso sta ridefinendo le strategie e in queste il negozio fisico è ancora molto importante, il cliente accede a questi brand, vuole avere una esperienza di acquisto totalizzante e lo spazio fisico è l’unico spazio che è ancora privilegiato. Il negozio si sta anche trasformando, si stanno creando ambienti più confortevoli e accoglienti che diano sempre di più questo senso di sicurezza. Si stanno sperimentando spazi aggiuntivi all’esperienza di vendita diretta con la promozione del prodotto – ha spiegato -. Ci sono zone bar, ristoranti, salotti dove le persone possono spendere più tempo rispetto a quello legato solo alla vendita e beneficiare di questa esperienza esclusiva che i brand del lusso riescono a proporre ai loro clienti”.
Infine parlando dell’impatto della crisi in Ucraina ha sottolineato che “si sta facendo sentire in maniera limitata per il nostro specifico settore, stiamo subendo aumenti del costo materie prime ed energie anche se sono ambiti marginali sul nostro tipo di lavoro in quanto nella manifattura di arredi di lusso c’è più la componente umana, quindi le ore lavoro e il valore aggiunto che riusciamo ad ottenere con la trasformazione di questi materiali rispetto ai materiali stessi”.
– foto Italpress –
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