MILANO (ITALPRESS) – “Anche io sono critico con la gestione dell’Europa: burocratica, ingessata e autoreferenziale. Ma sono convinto che il nostro orizzonte siano gli Stati Uniti d’Europa” che permetterebbero all’Italia di diventare “uno Stato federale, in cui i cittadini conteranno di più e il Paese sarà più efficiente. Come in Germania”. Lo afferma il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia in una intervista a “Il Corriere della Sera” parlando della visione critica del leader della Lega Matteo Salvini. Zaia poi, parlando del governo retto da Giorgia Meloni, aggiunge: “la presidente, mette assieme al suo governo il cuore in quello che fa. Certo la situazione internazionale non aiuta”. Alla domanda se l’Italia è un Paese di destra, il governatore veneto, risponde: “L’Italia è un Paese di buon senso. E il buon senso è nella moderazione, che può stare a destra come a sinistra. Sogno un impegno politico che protegga i deboli, faccia rispettare le regole della civile convivenza, e crescere la libertà. Da quella di impresa ai diritti civili. I cittadini non sono cavernicoli che si scandalizzano davanti ai temi etici; sono molto più avanti di quello che pensiamo. A cominciare dai diciottenni, in cui rivedo quella voglia di evasione e di libertà che tanti anni fa mi aveva fatto salire sulla 2 Cavalli bianca”.
Sull’impossibilità di ricandidarsi per il terzo mandato alla guida della sua regione, spiega che questo è a “a causa di una legge sbagliata, che limita la libertà dei cittadini. C’è chi sostiene che evita centri di potere, ma così dà degli idioti agli elettori, che invece a ogni elezione dimostrano di saper premiare o mandare a casa i loro amministratori. Sindaci e presidenti di Regioni hanno il limite di due mandati; i parlamentari possono restare a vita. Non è giusto”. Zaia, quindi, conclude escludendo la sua candidatura alle Europee: “Non è nei miei pensieri. Intendo onorare l’impegno che ho assunto con i veneti. Sono del tutto concentrato sul mio lavoro”.
Sull’impossibilità di ricandidarsi per il terzo mandato alla guida della sua regione, spiega che questo è a “a causa di una legge sbagliata, che limita la libertà dei cittadini. C’è chi sostiene che evita centri di potere, ma così dà degli idioti agli elettori, che invece a ogni elezione dimostrano di saper premiare o mandare a casa i loro amministratori. Sindaci e presidenti di Regioni hanno il limite di due mandati; i parlamentari possono restare a vita. Non è giusto”. Zaia, quindi, conclude escludendo la sua candidatura alle Europee: “Non è nei miei pensieri. Intendo onorare l’impegno che ho assunto con i veneti. Sono del tutto concentrato sul mio lavoro”.
foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).