Pollenzo, 12 feb. (askanews) – Una due giorni di confronto e coinvolgimento per tutti gli attori della Salute per ragionare su come creare una vera integrazione dell’offerta sanitaria. A Pollenzo, nel Cuneese si è tenuta la prima parte della Winter School di Motore Sanità, con l’obiettivo di fare analisi, proporre idee, annunciare progetti per il miglioramento del Servizio Sanitario Nazionale e la salute nel suo complesso nel nostro Paese.
"La vera sfida – ha detto ad askanews Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità – sarà ricominciare a dare assistenza a tutti i malati che sono stati un po’ abbandonati negli ultimi due anni. Da qui la necessità di una riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, con al centro il tema dell’integrazione fra l’ospedale e il territorio, e il rilancio della medicina territoriale. I dieci miliardi che verranno spesi sono debito buono, ma sono sempre debito e quindi tutti gli attori del sistema hanno la responsabilità di fare sì che questo rilancio della medicina territoriale sia vero, concreto e produttivo per i prossimi anni e per i pazienti, i cittadini e il SSN".
Integrazione ed efficientamento delle dinamiche e delle strutture sanitarie sono altri aspetti di cui si è trattato nel corso delle varie tavole rotonde, insieme ovviamente al tema del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con un’attenzione particolare per la relazione con i territori. "E’ anche fondamentale integrare il territorio con le aziende ospedaliere – ha aggiunto il professor Carlo Picco, direttore generale della ASL Città di Torino – perché il Pnrr non può essere liquidato come una questione territoriale, deve poter contare su tutte le professionalità del sistema. Se noi abbiamo una regia che possa orientare i pazienti tra l’offerta di secondo livello e l’offerta del territorio possiamo evitare dei duplicati e creare un sistema virtuoso che possa essere fortemente integrato, ma possa anche dare a ciascuno quello che serve".
Tra gli aspetti affrontati nel corso dei diversi incontri, che sono stati trasmessi anche online, quelli legati ai fondi che il Pnrr destina alla digitalizzazione della Sanità. "Gli ospedali di comunità, ma soprattutto l’assistenza domiciliare, con il collante della sanità digitale – ha concluso Claudio Zanon – dovranno diventare la situazione nella quale si cureranno il 90% delle patologie, solamente quelle veramente acute dovranno andare in ospedale. La logica dei silos si supera quando si ha un’idea di percorso collettivo del paziente durante il suo excursus e le varie parti di questo percorso devono essere governate complessivamente".
La Winter School di Motore Sanità, organizzata con Mondo Sanità e Dentro la Salute, prosegue poi con una tre giorni a Napoli dal 9 all’11 marzo.
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