Wenkis: Da streamer sento grande responsabilità verso i giovani

di solobuonumore

Wenkis: Da streamer sento grande responsabilità verso i giovani

Roma, 10 giu. (askanews) – Il mondo dei social giovanili è sempre in fermento e alla ricerca di nuove tendenze. Quella degli streamer è di certo una delle più in voga. Askanews ne ha ha parlato con Valeria Barbaresi, in arte Wenkis, neo vincitrice del contest della Red Bull, ‘Stream if you can’. "Stream if you can è un contest che metteva alla prova streamer e non streamer, comunque persone che avevano un fattore X al loro interno. Ci mettevano davanti a varie prove: musicali, di coordinazione, di resistenza fisica. Ed è stato davvero bello perché io personalmente mi sono messa alla prova e mi sono buttata a capofitto in ogni prova perché sono molto camaleontica. Ho dedicato la vittoria a tutti partecipanti perché se io sono arrivata fin lì è solo grazie a loro. Mi sono trovata a mio agio c’era un ambiente pulito e sano. Questo per me è stato Stream if you can".

Gli streamer, oramai quasi al pari di cantanti e stelle dello sport, sono spesso i punti di riferimento delle nuove generazioni. Sicuramente la nuova generazione sta crescendo insieme a noi quindi a mio parere bisogna stare molto attenti a quel che si fa durante le streaming perché possiamo dare un messaggio molto d’impatto per la nuova generazione quindi è tanto importante. Io ho un pubblico un po’ mix perché comunque porto molti contenuti. Mi piace portare varie cose sul mio canale, non mi piace portare sempre lo stesso contenuto sennò la gente si annoia e comunque non acchiappi varie generazioni e varie età. Ho tanti piccolini e tanti grandi, tanti della mia età, 25 anni, tanti 30enni, tanti 15enni, tanti ragazzini di 10 anni e lì mi sento praticamente una mamma perché non devo dire parolacce e devo stare attenta a quello che dico".

Quindi non solo leggerezza ma anche ascolto e, perché no, impegno e messaggi importanti. "La nuova generazione sta crescendo insieme a noi e ci vede come veri e propri esempi. Mentre noi piccoli crescevamo crescevamo con i cartoni animati, la televisione, non avevamo Twitch. Abbiamo quindi una grande responsabilità come streamer. Quindi io cerco sempre di dare un messaggio, avendo ovviamente un pubblico anche piccolo, che sia il più ‘clean’ possibile, cerco sempre si spronare la gioventù, i ragazzi nello studiare".

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