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Roma, 7 gen. (askanews) – Conte più cauto, maggioranza di governo più netta, sovranisti in difficoltà. L’assalto dei sostenitori di Trump a Capitol Hill fa emergere fratture nella politica italiana che non sempre coincidono con gli attuali schieramenti.
Solo questa mattina – dopo la proclamazione ufficiale di Joe Biden da parte del Congresso Usa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha scritto un tweet molto "tiepido": "Non vediamo l’ora di lavorare assieme al Presidente Biden e alla Vice presidente Kamala Harris per promuovere insieme un’agenda globale di crescita, sostenibilità e inclusione".
Prima, durante l’assalto al Campidoglio Usa, Conte si era limitato – sempre via tweet – a dichiarare: "Seguo con grande preoccupazione quanto sta accadendo a Washington. La violenza è incompatibile con l’esercizio dei diritti politici e delle libertà democratiche".
Durante le ore più concitate della democrazia americana, era stata molto più netta la presa di posizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini: "Ciò che sta avvenendo a Washington DC è davvero gravissimo. Un attacco all’esito democratico del voto popolare".
Sulla stessa linea, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Quanto sta accadendo a Washington in queste ore è gravissimo. Un vero e proprio sfregio alla democrazia, un attacco alle libertà del popolo statunitense".
Dai partiti di maggioranza, nette condanne sono arrivate da Pd e Italia Viva con i leader Nicola Zingaretti e Matteo Renzi. LeU ha definito Trump "un golpista".
E il centrodestra? Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ha parlato di "totale condanna" per l’assalto a Capitol Hill. Più in difficoltà i sovranisti. Matteo Salvini sui social ha scritto che "La violenza non è mai la risposta o la soluzione ad alcun problema", mentre Giorgia Meloni in un tweet ha affermato di seguire "con grande attenzione e apprensione" quanto stava accadendo negli Stati Uniti, augurandosi lo stop delle violenze "come chiesto dal presidente Trump".