ROMA (ITALPRESS) – “Se dovessero manifestarsi i segni di una spirale salari-prezzi e le aspettative di inflazione diventassero insufficientemente ancorate, sarebbe necessario un ulteriore e significativo inasprimento della politica monetaria. Non credo, tuttavia, che dovremmo affidarci esclusivamente alla politica monetaria”. Lo dice il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento al convegno “The Warwick Economics Summit 2023”.
“Il contributo di tutte le politiche, comprese forse alcune nuove versioni di vecchie ricette di politica dei redditi, potrebbero contribuire sostanzialmente a prevenire il surriscaldamento della domanda e a evitare che l’inflazione diminuisca più lentamente. Ci sono prove significative che questo abbia funzionato bene in alcuni Paesi durante delle fasi cruciali”, prosegue Visco, che ricorda quanto avvenuto in Italia “alla fine di un lungo processo che ebbe inizio nei primi anni ’80, quando Carlo Azeglio Ciampi, allora governatore della Banca di l’Italia, rimarcò con enfasi che “l’autonomia delle banche centrali, il rafforzamento delle procedure di bilancio procedure e un codice per la contrattazione collettiva sono un prerequisito per la stabilità monetaria””.
“Il contributo di tutte le politiche, comprese forse alcune nuove versioni di vecchie ricette di politica dei redditi, potrebbero contribuire sostanzialmente a prevenire il surriscaldamento della domanda e a evitare che l’inflazione diminuisca più lentamente. Ci sono prove significative che questo abbia funzionato bene in alcuni Paesi durante delle fasi cruciali”, prosegue Visco, che ricorda quanto avvenuto in Italia “alla fine di un lungo processo che ebbe inizio nei primi anni ’80, quando Carlo Azeglio Ciampi, allora governatore della Banca di l’Italia, rimarcò con enfasi che “l’autonomia delle banche centrali, il rafforzamento delle procedure di bilancio procedure e un codice per la contrattazione collettiva sono un prerequisito per la stabilità monetaria””.
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