Violenza sui minori, l’arte e il sapere per la difesa dei bambini

di solobuonumore

Violenza sui minori, l’arte e il sapere per la difesa dei bambini

Roma, 11 nov. (askanews) – Gli occhi dei bambini negli scatti di Olivero Toscani, gli adulti violenti nei dipinti di Ali Hassoun: la mostra d’arte "Sguardi parlanti" è il primo pilastro dell’evento contro la Violenza sui minori organizzato a Roma dall’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del Cnr di Catania. Perché la prevenzione primaria degli abusi sui minori, è stato spiegato durante la presentazione nella Sala del Cenacolo della Camera, si ottiene innanzitutto con l’informazione e la cultura.

Così Paolo Siani, Vicepresidente della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, ha tratteggiato le dinamiche del fenomeno: "Il maltrattamento sui minori è certamente un fenomeno sommerso, che certamente è aumentato durante il lockdown, ed è un fenomeno insopportabile che tra l’altro costa moltissimo. C’è una ricerca recentissima secondo la quale l’Italia spende 13 miliardi l’anno di costi diretti e indiretti per curare i bambini e le bambine maltrattate. Questa mostra, fatta in questo posto, a Roma, alla Camera dei deputati, vuole sensibilizzare il governo e parlamento a un tema sommerso, che non conosciamo e che la politica un po’ ignora", ha sottolineato Siani.

Il professor Enrico Parano, responsabile dell’Irib, ha invece offerto il punto di vista preoccupante della ricerca scientifica sul fenomeno: "Noi studiamo nello specifico le anomalie genetiche, che poi si chiamano epigenetiche, perché si verificano sopra, ‘epi’ vuol dire sopra, il Dna dei minori che subiscono maltrattamenti e abusi. E’ stato dimostrato che la violenza, gli abusi lasciano paradossalmente anche delle tracce, delle firme genetiche, sul Dna del minore con conseguenze devastanti per il suo sviluppo neurologico, per il suo sviluppo biologico, per quello fisico, per quello comportamentale".

Da qui la necessità di agire sin dal primo allarme, ed ecco perché alla mostra d’arte si associa l’altro pilastro, i "Percorsi Didattici e Propedeutici", lezioni che esperti di varie discipline svolgeranno a favore degli studenti di scuole medie e superiori, per preparare i ragazzi a riconoscere i segnali di abuso e di violenza, su sé stessi e sui propri coetanei. "Per esempio – ha spiegato Parano – il rappresentante della polizia postale spiegherà come difendersi da un adescamento online, il pediatra spiegherà quali sono i segni fisici, l’ortopedico i segni traumatologici e così via perché è assodato che i nostri ragazzi debbano finalmente poter conoscere e difendersi". In poche parole, le armi della cultura e del sapere contro la sopraffazione della violenza.

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