“Vicini alla soglia d’allarme”. Covid Italia, il presidente dell’Iss Brusaferro mette in guardia

di solobuonumore

“Vicini alla soglia d’allarme”. Covid Italia, il presidente dell’Iss Brusaferro mette in guardia

 Covid , Rt sopra l’uno. Il dato di oggi “non è una buona notizia”. “L’obiettivo è riportarlo il prima possibile sotto l’uno” dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “E’ un segnale importantissimo” avverte “che indica la necessità di adottare” al più presto “misure di mitigazione sul livello nazionale e regionale”. “L’incidenza di Covid-19 sta aumentando a livello nazionale e abbiamo anche i dati proiettati a livello di questa settimana che mostrano un’ulteriore crescita. Andiamo oltre i 200” casi per 100mila abitanti, siamo quindi vicini a quella che viene identificata come la “soglia d’allarme”.  “Il tema varianti è quello che preoccupa. La cosiddetta variante inglese è ormai largamente dominante nello scenario italiano, però preoccupano anche la brasiliana, la sudafricana o altre”. “Dovremo convivere con queste varianti”, ha aggiunto. Perciò “è molto importante, in caso di insorgenza di casi sostenuti da queste varianti, intervenire in maniera tempestiva e radicale per contenerle. Questo sta avvenendo in molte Regioni, ma è un richiamo a cui tutti dobbiamo essere estremamente sensibili”, ha ammonito. ()  “Continua in maniera significativa la decrescita dei focolai nelle strutture assistenziali e nelle Rsa”, che sono state “uno dei primi obiettivi nel piano di vaccinazione” in , “mentre vengono segnalati alcuni focolai presso le strutture ospedaliere”. Il fenomeno dei focolai negli ospedali, conclude, “può essere dovuto anche all’incidenza di nuove varianti”. “Non soltanto quella inglese”, che comunque in base all’ultima indagine condotta aveva “un 54% di prevalenza al 18 febbraio, e certamente oggi è largamente circolante come maggioritaria nel nostro Paese”. “Nella fascia d’età tra 0-19 anni c’è una ricrescita” dei casi di Covid-19 “che va confermata, ma comunque c’è una ricrescita dei casi in tutte le fasce d’età”. () Leggi anche…    Il tracciamento “Sostanzialmente – ha spiegato – ci siamo dati come soglia, per poter garantire il tracciamento, i 50 casi per 100mila abitanti”. “In questo caso – ha analizzato l’esperto – ci avviciniamo a un’altra soglia che è la soglia d’allarme dei 250 casi per 100mila abitanti, rispetto alla quale bisogna prendere dei provvedimenti di mitigazione”. E infatti, ha argomentato Brusaferro, “cinque regioni, nella valutazione di questo report, hanno superato la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti, altre la raggiungeranno nel corso della settimana corrente. Sei regioni sono a rischio alto, 9 a rischio moderato”.  “I casi crescono in tutte le Regioni, nella provincia di Bolzano e in Umbria c’è una decrescita significativa che però si mantiene ancora a livelli molto alti sopra i 500 casi per 100mila in 15 giorni. Il dato significativo è che queste regioni hanno adottato zone rosse”. ()    {loadposition intext}  La scuola “Censire che in una certa fascia età c’è una crescita dei casi è un elemento di preoccupazione e bisogna intervenire per far sì che le probabilità di tras

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