Dopo 32 anni, quasi all’improvviso, il caso di Via Poma viene riaperto dalla Procura di Roma. La decisione arriva dopo un esposto della famiglia Cesaroni che ha portato all’attenzione dei magistrati alcuni elementi inediti e altri fino a oggi sottovalutati. Allo stesso tempo il Parlamento ha espresso la volontà di occuparsi del caso attraverso una commissione d’inchiesta. Troppe ombre e strani depistaggi hanno infatti ostacolato la scoperta della verità fin dal 7 agosto 1990, giorno in cui Simonetta Cesaroni è stata ritrovata morta, colpita da 29 coltellate, nell’ufficio degli Ostelli della gioventù dove lavorava come segretaria. Oggi, dopo tanto tempo, c’è la possibilità di controllare una volta per tutte gli alibi di alcuni soggetti mai entrati nelle indagini ma che quel giorno potevano essere in via Poma. Oltre a chiarire una volta per tutte chi sapesse davvero che la vittima quel giorno avrebbe lavorato da sola in quell’ufficio. .Di Giacomo Galanti e Leonardo Meuti .La prima puntata .La seconda puntata .La terza puntata .Via Poma, l’omicidio di Simonetta Cesaroni arriva all’Antimafia .Delitto di via Poma, "Simonetta uccisa un’ora prima, saltano gli alibi" .Delitto di via Poma, morto lo storico avvocato della famiglia Cesaroni .Delitto di via Poma, l’ultimo mistero: la serratura fu cambiata con l’ufficio sotto sequestro