L’obiettivo è realizzare un parco immobiliare climaticamente neutro entro il 2050
(LaPresse) La direttiva ‘Case green’ è stata approvata dal Parlamento europeo con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti. La direttiva introduce nuove misure per realizzare un parco immobiliare climaticamente neutro entro il 2050. Nell’accordo raggiunto, molti dei vincoli della proposta iniziale sono stati rivisti e ammorbiditi, per andare incontro alle richieste di Paesi come l’Italia. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per adeguarsi alla direttiva e presentare all’Ue un piano nazionale di ristrutturazione. L’accordo prevede che a partire dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali siano a emissioni zero, mentre per gli edifici pubblici lo standard si applicherà dal 2028. Abbandonata l’idea di classi energetiche armonizzate, per le case si applicherà un obiettivo di riduzione del consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Saranno i singoli Paesi a stabilire con quali modalità intendono raggiungere questi target. La maggior parte delle ristrutturazioni dovrà però riguardare il 43% degli immobili con le performance peggiori. Gli Stati avranno tempo fino al 2040 per dire addio alle caldaie a combustibili fossili, mentre dal 2025 dovranno porre fine a tutti i sussidi per le caldaie autonome. Già dal 2025, però non saranno più ammesse agevolazioni fiscali per gli impianti tradizionali, ma solo per gli ibridi. L’obbligo di installare i pannelli solari, invece, riguarderà solo i nuovi edifici pubblici e sarà progressivo, dal 2026 al 2030. ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/economia/via-libera-dell-ue-direttiva-case-green-cosa-cambia-l-approvazione/64e00174-e097-11ee-918b-52ad040c4f25