«Nessuna violenza sessuale, perché in venti-trenta secondi la presunta vittima poteva dileguarsi».
Sono le motivazioni della sentenza con cui la Corte d’Appello ha confermato l’assoluzione per un sindacalista dall’accusa di avere abusato con «toccamenti repentini» una hostess. Una sentenza destinata a far discutere anche perché – per l’Associazione Differenza Donna – presuppone che ci sia un metro di tempo “giusto“ in cui la donna può sottrarsi per non cadere vittima.
La storia merita di essere raccontata dall’inizio e ce ne parla Anna Giorgi