Roma, 23 giu. (askanews) – I cambiamenti climatici minacciano il Pianeta e le città costiere, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, sono tra le prime che rischiano di essere "travolte" dall’innalzamento dei mari e degli oceani.
Tra le città presenti nella bozza di un rapporto inedito del comitato consultivo dell’Onu per la scienza del clima (Intergovernmental Panel on Climate Change – IPCC), in cui si elencano le minacce climatiche più urgenti che si dovrebbero affrontare, c’è anche Venezia. E’ il sito Patrimonio mondiale più a rischio in tutto il Mediterraneo, con oltre il 90% della città vulnerabile alle inondazioni.
"Il livello del mare a Venezia è aumentato di 32 cm dal 1890 per diversi motivi – ha spiegato Georg Umgiesser, oceanografo al CNR-ISMAIR di Venezia – uno è la subsidenza, quindi Venezia sta sprofondando poco a poco, e poi il livello del mare che sta aumentando sempre di più. Si pensa che il livello del mare a Venezia possa aumentare di altri 50 cm entro la fine del secolo, quindi entro il 2100".
Da quando il livello medio del mare sta aumentando, le inondazioni sono più frequenti. Da due o tre all’anno, si è passati a 20. L’aumento ipotizzato di 50 cm del livello del mare significherebbe avere Piazza San Marco completamente allagata.
Secondo il rapporto, ridurre le emissioni adesso può far scendere i rischi per le città costiere come Venezia o Giacarta. Ma bisogna agire subito. Altrimenti, entro il 2100 si prevede che i livelli dell’acqua potrebbero essere 60 centimetri più alti e a lungo termine le prospettive per molte di queste città sono nere.