In occasione della mostra ‘senzamargine’, che vede esposte tutte le nuove acquisizioni del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, Vasco Brondi dialogo con la fotografia di Luigi Ghirri.
"Ha dato un’importanza ad alcune immagini che sembravano normali sembravano, senza peso. Lui e i CCCP hanno, non per niente hanno anche collaborato, sono secondo me gli artisti che hanno reso l’Emilia qualcosa di modesto e leggendario allo stesso tempo", spiega Brondi a Fanpage.
"I CCCP cantavano ‘non a Berlino non a Londra ma a Carpi’, ecco Ghirri faceva la stessa cosa: non è importante andare a New York a fotografare o andare a fotografare chissà quale opera d’arte, bastava il mercatino dell’antiquariato a 2 chilometri, in quelli che chiamava i suoi viaggi domenicali minimi. Ecco questo per me è stato un grande insegnamento capire che il posto dove ero andava benissimo, che le canzoni potevo ambientarle lì, parlando dei miei quattro amici e del chilometro quadrato di città in cui vivevo, questa consapevolezza sicuramente la devo anche a Ghirri".
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