Piazza Sant’Alfio, a Trecastagni (Catania), è piena di gente. Lo sarebbe ancora di più se le restrizioni contro il Covid-19 non avessero costretto l’amministrazione comunale a stilare una lista di partecipanti alle esequie a cui era permesso di entrare a dare, da vicino, l’ultimo saluto alla 25enne Vanessa Zappalà, uccisa dall’ex fidanzato Tony Sciuto.
Tutti gli altri sono rimasti fuori ad ascoltare le parole dei due sacerdoti che, dal pulpito, hanno lanciato il loro messaggio contro la violenza sulle donne e il femminicidio. “Dobbiamo tutti sentirci interpellati”. “Bisogna migliorare leggi lacunose”, dice il sindaco. “E bisogna cambiare le teste”, aggiunge una collega di Vanessa.
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