Roma, 24 nov. (askanews) – Seconda sparatoria in pochi giorni negli Stati Uniti, dopo la strage in una discoteca LGBT, altri sei morti in un supermercato della catena Walmart a Chesapeake in Virginia. A sparare questa volta un dipendente del negozio, manager del turno di notte, prima di suicidarsi; aveva 31 anni. Le vittime sarebbero tutti impiegati, fra di loro un ragazzo di sedici anni. Alla vigilia della festa del Ringraziamento che oggi vede milioni di statunitensi in viaggio per ricongiungersi alle famiglie, la gente si interroga.
Che succede in America, si chiede Susan Neal Matousek, ex insegnante venuta a portare fiori sul luogo: "Sono venuta perché mio padre è morto da poco, di morte naturale, è il primo Thanksgiving senza di lui e non posso immaginare perdere qualcuno così prima delle feste. C’è stata Charlottesville nel 2022 dove sono morte tre persone, Virginia Beach nel 2019, 12 morti, e ora questo. E in Idaho, quei ragazzi pugnalati. La salute mentale è importante i ragazzi all’università devono essere seguiti e i servizi di comunità devono aiutare chi non ha assicurazione sanitaria, bisogna trovare un senso a tutto questo".
Ma è più radicale Moses Edmonds, un altro abitante di Chesapeake: "Non me l’aspettavo ma è successo. Per come vanno le cose qui, guardi, un brav’uomo con una pistola non esiste. Un uomo senza pistola, quello è un brav’uomo".