Roma, 23 feb. (askanews) – Le giocatrici della nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti hanno vinto la causa per discriminazione retributiva contro la US Soccer Federation – la Federazione di calcio statunitense – ottenendo un risarcimento di 24 milioni di dollari, la maggior parte dei quali copriranno gli arretrati dello stipendio delle calciatrici.
"É una grande vittoria per noi, per lo sport femminile, per le donne in generale – spiega a Cbs Alex Morgan, giocatrice della nazionale di calcio americana – ed è un momento che possiamo festeggiare ora".
La sentenza conclude una lotta durata anni tra la federazione e le giocatrici, tra le cui fila c’erano anche le vincitrici della Coppa del Mondo 2019. Ora si attende l’approvazione del tribunale distrettuale. "Le giocatrici che arriveranno ora avranno un’abilità migliore di giocare e basta. Con questo saranno probabilmente migliori di noi – aggiunge la collega Megan Rapinoe – è una specie di goal". "I tipi di voli charter che prendiamo, gli hotel dove alloggiamo, lo staff che ti supporta", precisa.
Sebbene la federazione nazionale possa controllare la quantità di denaro incanalata alle sue squadre nazionali, non ha alcun controllo sul montepremi della Coppa del Mondo, in mano alla FIFA, che continua a mantenere una drastica differenza tra i premi elargiti alle giocatrici e quelli dati ai giocatori.