Il 25 aprile in 100 secondi – Le lezioni di Paolo Mieli
Il senso del 25 aprile è tutto nel primo e nell’ultimo verso di «Bella ciao»: c’è un terribile invasore, c’è la sorpresa di un popolo che reagisce e lo fa in nome dei valori non solo della propria fede politica, ma in nome della libertà. Questo è trasformato in una canzone che è diventata popolare in tutto il mondo, questo è il senso della Resistenza. Questo in tutto il mondo: c’è l’invasore e l’invaso combatte e muore per la libertà. Durante la Resistenza, non fu facile avere tutto questo, perché c’erano molte obiezioni. Ci fu un momento in cui lo scontro stava per diventare aspro, il 23 marzo del 1944, l’attentato di via Rasella e poi, il giorno successivo, il 24 marzo Le fosse Ardeatine, qualcuno disse: ma quello fu un attentato dei comunisti? No, in quel momento la Resistenza cambiò, perché tutta la Resistenza riconobbe: non è un attentato, quello è un atto di guerra, e tutti ne portiamo la responsabilità. E poi nell’aprile del 1944 Togliatti compie la svolta di Salerno e dice «no, guardate, noi combattiamo assieme ai monarchici, ai liberali, e parleremo di quello che dovrà essere l’Italia a lotta conclusa».La vera Resistenza è questa: la capacità di guardare oltre le divisioni politiche, la capacità di non farsi la guerra l’uno con l’altro e di combattere insieme contro l’invasore in nome della libertà. E fu questa Resistenza che superò le divisioni che alla fine il 25 aprile 1945 ottenne una vittoria definitiva.
— Il 25 aprile in 100 secondi: Mussolini cadde due volte di Paolo Mieli ( di Paolo Mieli / CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/uniti-la-liberta/a3675272-c239-11ec-9ffc-d9c4202c6b45