Un anno di Coronavirus, il medico del paziente 1: “Non ci si può abituare a 400 morti al giorno”

di solobuonumore

Un anno di Coronavirus, il medico del paziente 1: “Non ci si può abituare a 400 morti al giorno”

Il professor Raffaele Bruno è il direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Matteo di Pavia, dove è stato ricoverato Mattia Maestri, conosciuto come il "paziente 1", il primo italiano diagnosticato positivo al Coronavirus. Era il 21 febbraio 2020 quando telegiornali e siti di informazione aprivano con la notizia di un ragazzo di 38 anni di Codogno ricoverato in ospedale in gravissimi condizioni. Trasferito a Pavia, prima in terapia intensiva e poi nel reparto del professor Bruno, Mattia uscirà dall’ospedale solo un mese più tardi: a causa del virus ha perso il padre, mentre anche la moglie è stata contagiata. Il professor Bruno racconta a Fanpage.it l’anno della pandemia vissuto in prima linea, curando Mattia Maestri e tutti gli altri malati con il Covid-19. Una pandemia che continua e che provoca ancora centinaia di morti al giorno: "Le persone non si indignano per il numero di morti: è incredibile l’anestesia, l’abitudine ai morti. Io non mi sono abituato a 300-400-500 morti ogni giorno". 

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