La manovra è avvenuta lo scorso 23 luglio: colpito, il jet americano è riuscito a rientrare alla base.
Nuove schermaglie nei cieli di Siria. Un caccia russo ha incrociato la rotta di un drone americano MQ9 Reaper ed ha lanciato artifizi luminosi usati di solito per ingannare la contraerea. L’azione è stata documentata da un breve video diffuso dal Pentagono. Il drone, secondo la versione statunitense, era impegnato in un’operazione anti-Califfato quando è stato intercettato il 23 luglio dal jet che si è avvicinato in modo pericoloso per poi sganciare i «flares». Alcuni frammenti hanno raggiunto il motore del Reaper provocando danni seri: il velivolo è comunque riuscito a rientrare alla sua base. Non è il primo incidente di questo tipo. Washington aveva già denunciato le tattiche aggressive dell’aviazione di Mosca nelle zone settentrionali del paese arabo, in un paio di occasioni è stata impiegata la stessa tecnica. Mosca agisce al fianco del regime di Assad, dispone di una installazione importante ad Khmeimim di quelle navale a Tartus. Scudo aeronavale per un contingente terrestre robusto. Gli Usa conducono azioni contro le formazioni jihadiste in appoggio alle milizie curde impiegando una serie di avamposti con circa 900 militari. E’ un’area di grande frizione. L’episodio ricorda quello ben più grave avvenuto in Mar Nero a marzo quando un drone americano precipitò in mare dopo una collisione con un caccia russo. ( Guido Olimpio / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/aereo-russo-ha-sparato-razzi-dissuasori-contro-drone-americano-cieli-siria/5826328e-2af1-11ee-8e96-a497dd857d5f