Milano, 16 apr. (askanews) – Non si possono comparare, mettendoli sullo stesso piano, gli aiuti pubblici che sono stati approvati dalla Commissione europea per Alitalia con quelli autorizzati per Air France, perché si tratta di decisioni prese su basi giuridiche diverse e con condizioni e contesti differenti per accedere alle misure di sostegno. Lo ha sottolineato oggi a Bruxelles la portavoce della Commissione europea per la Politica di Concorrenza, Arianna Podestà, rispondendo a una domanda durante il briefing online quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario.
"In generale – ha spiegato Podestà -, sul confronto fra Alitalia e Air France, ricordo che lo scopo principale del Quadro temporaneo è di fornire un sostegno mirato alle società economicamente sostenibili (‘viable’, ndr), ma che sono entrate in difficoltà finanziarie a causa dell’epidemia di coronavirus. Le società che erano già in difficoltà al 31 dicembre 2019 non sono ammissibili per gli aiuti previsti dal Quadro temporaneo, in particolare per la le misure di ricapitalizzazione".
"Alitalia, com’è noto – ha ricordato la portavoce – ha operato in perdita in modo persistente ed era già in difficoltà a fine 2019, prima dell’epidemia di covid-19, ed è perciò esclusa dalla possibilità di ricevere aiuti sulla base del Quadro temporaneo".
"Allo stesso tempo – ha continuato Podestà -, la Commissione ha già approvato misure di aiuto italiane ad Alitalia per un totale di 297,15 milioni di euro, sulla base dell’articolo 107(2)b del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in compensazione dei danni causati direttamente dalle restrizioni per contenere la pandemia di coronavirus".
"Per quanto riguarda Air France, la situazione è diversa: non era una società in difficoltà alla fine del 2019, e questa è la ragione per cui è stato possibile ricapitalizzarla in linea con le condizioni previste dal Quadro temporaneo", ha concluso la portavoce.