Milano, 25 gen. (askanews) – "Le risposte della società non sono state soddisfacenti finora". Così la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides ha espresso tutto il disappunto dell’Unione europea dopo l’incontro con i dirigenti di Astrazeneca in seguito all’annuncio di una riduzione delle dosi previste del 60%.
Una nuova rimodulazione che ha costretto a rivedere i piani vaccinali degli Stati membri, Italia compresa, definita "inaccettabile" dall’Europa. "L’unione europea ha finanziato lo sviluppo del vaccino e la produzione e vuole vedere il ritorno, vuole sapere quali dose sono state prodotte, se e a chi saranno date", ha detto la commissaria che annuncia anche modifiche nei futuri contratti con le aziende farmaceutiche che vorranno produrre vaccini in Europa: dovranno dire prima se e a chi avranno intenzione di venderlI extra Ue. Sono escluse le forniture a fini umanitari.
Previsto un nuovo incontro con Astrazeneca sulla questione, mentre l’Ema continua con l’iter di approvazione per il loro vaccino, che arriverà entro la fine della settimana.
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