Olexei Asanov, ingegnere 29 enne, è alla guida dell’azienda che prepara droni al combattimento
DAL NOSTRO INVIATOKIEV (UCRAINA) – Droni, droni e ancora droni. La guerra del presente e del futuro si combatte soprattutto a suon di droni. «E chi non sviluppa i suoi droni, non li aggiorna con le nuove tecnologie, non sta al passo con le innovazioni del nemico, sostanzialmente è perduto. Questo mi pare essere il problema di base della nostra controffensiva, che oggi appare in difficoltà: il nostro governo non è stato attento a queste problematiche. I russi hanno imparato dagli errori di partenza, si sono messi a copiare metodicamente le nostre armi, hanno spiato, rubato e poi riprodotto i nostri droni. L’amara realtà è che adesso abbiamo perso il nostro vantaggio iniziale. Non dico affatto che siamo sconfitti, abbiamo tutte le capacità e potenzialità per riprendere quel vantaggio. Ma occorre darci da fare in fretta», si sfoga Olexei Asanov nella sua fabbrica-laboratorio di droni che lui ha battezzato «Kajan-Flay», traducibile come «pipistrello volante». Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta
Siamo venuti a trovarlo mentre è intento a sviluppare nuovi tipi di applicazioni militari per modelli commerciali di droni comprati sul libero mercato e da lui riadattati su richiesta dell’esercito. Laureato in fisica, ingegnere 29enne presso un’azienda hi-tech nella capitale, all’inizio della guerra lanciata da Putin nel febbraio 2022 Olexei condusse prima di tutto la moglie e il figlio in un posto sicuro tra le valli dei Carpazi, quindi con un gruppo di amici d’università e colleghi di lavoro si misero a sviluppare droni in un capannone alla periferia di Leopoli. «Non c’erano programmi governativi. Eravamo tutti volontari. Ci impegnammo a cercare idee su Google, trovammo in rete i progetti per costruire rudimentali sistemi di lancio delle granate di piccola taglia. Studiammo allora per renderli più efficaci», ricorda. A fine aprile 2022 avevano già pronto un prototipo, che per lunghi mesi è stato lo spauracchio delle fanterie russe.
«Un piccolo drone commerciale copiato e costruito da noi con l’aggiunta dei nostri sistemi di puntamento costa al massimo 400 euro. E può rivelarsi più accurato e letale di un missile Javelin, che vale oltre 70.000 euro. I vantaggi sono immensi: meno spesa, più precisione, più facile da trasportare, pochissimo ingombro», aggiunge. In breve, diventano la società di droni più importante del Paese. Costruiscono allora droni più grandi in grado di trasportare bombe più pesanti, quelle che vanno per la maggiore hanno sino a 5 chili d’esplosivo. In parallelo, sviluppano batterie più potenti e sistemi di lenti più accurati. Il raggio d’azione dei loro droni passa dai 4 o 5 chilometri iniziali a 25. La loro produzione supera il migliaio di modelli al mese…. ( Lorenzo Cremonesi, inviato in Ucraina / CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/ucraina-viaggio-fabbrica-pipistrelli-volanti-droni-letali-ed-economici-che-putin-copia/e04bd8de-3ea7-11ee-972c-80404e01a85c
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