Ucraina, Salvini fa retromarcia su invio armi, ma apre il fronte sanzioni: “Alimentano la guerra”

Per uno scontro di posizioni che si chiude, ce ne è un altro che se ne apre nel centrodestra. Il tema è quello della guerra in Ucraina. Dopo aver più volte criticato l’invio di armi nei mesi del governo Draghi, a Fanpage.it che a margine del meeting di Rimini gli chiede se un governo di centrodestra continuerà a spedire armamenti a Kiev, il segretario della Lega risponde: "Faremo quello che gli altri Paesi democratici e occidentali stanno facendo e faranno". Salvini invece mostra più di una riserva sul sistema di sanzioni imposto dall’Ue contro la Russia: "Se le sanzioni colpiscono di più chi le impone, mentre avvantaggiano chi le subisce, allora alimentano la guerra anziché favorire la pace". Poco dopo gli replica indirettamente il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani: "Finché non si arriva alla fine della guerra, le sanzioni vanno mantenute". 

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