Prima un forte boato poi un’onda d’urto che ha travolto finestre, porte. Daniele Bordoli, field communication officer di Soleterre, descrive così il bombardamento russo dell’8 luglio che ha distrutto l’ospedale pediatrico Okhmatdyt.
https://www.fanpage.it/esteri/nellospedale-pediatrico-bombardato-a-kiev-cerano-oltre-600-bambini-malati-ora-siamo-senza-corrente/