Mario Sabatino, un pensionato di 66 anni residente da alcuni anni in Ucraina, a pochi chilometri da Kharkiv, è tornato in Italia dopo un viaggio di quasi due settimane, con sua moglie, sua suocera, un volontario ucraino, due gatti e due cani. Diversamente da tanti rifugiati che hanno raggiunto la salvezza passando per Leopoli, Mario e i suoi hanno dovuto attraversare la Russia e una volta raggiunta la Lettonia scendere fino all’Europa centrale prima di arrivare in Italia. Il loro viaggio è iniziato il 17 marzo e dopo dodici giorni Mario è arrivato in Toscana. In questo momento si trova a Pistoia in un appartamento messo a disposizione dai boy scout della città. A Fanpage Mario racconta cosa significa svegliarsi una mattina di fine febbraio in guerra e vedere tutti i suoi sogni e i suoi sacrifici andare in fumo, bombardati dai russi. "Ho visto cadaveri per le strade, bambini morti, cose difficili da cancellare, non dormo la notte" è la sintesi di quasi un mese di guerra che Mario Sabatino ha visto dalle finestre della sua casa.
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