ROMA (ITALPRESS) – L’Aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza e di Fratelli d’Italia sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulla guerra in Ucraina. I voti favorevoli sono stati 244, i contrari 13 e gli astenuti 3. Le altre risoluzioni sono state bocciate.
Il testo approvato impegna il Governo a “esigere dalle Autorità russe l’immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro di tutte le forze militari che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina; sostenere ogni iniziativa multilaterale e bilaterale utile ad una de-escalation militare e alla ripresa di un percorso negoziale tra Kiev e Mosca, anche raccogliendo la disponibilità della Santa Sede a svolgere un’opera di mediazione; assicurare sostegno e solidarietà al popolo ucraino e alle sue istituzioni attivando, con le modalità più rapide e tempestive, tutte le azioni necessarie a fornire assistenza umanitaria, finanziaria, economica e di qualsiasi altra natura, nonchè – tenendo costantemente informato il Parlamento e in modo coordinato con gli altri Paesi europei e alleati – la cessione di apparati e strumenti militari che consentano all’Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione; raccogliere l’aspirazione europea dell’Ucraina, rafforzando in ogni campo la cooperazione UE-Ucraina; attivare un programma straordinario di accoglienza dei profughi ucraini, coinvolgendo enti locali e associazionismo, semplificando le procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato, applicando la direttiva europea sulla protezione temporanea e sostenendo le iniziative della UE per una accoglienza solidale e condivisa; attivare programmi umanitari per la popolazione ucraina e semplificare le procedure di utilizzo dei fondi erogati; sostenere in sede europea la ulteriore sospensione del Patto di stabilità e la istituzione di un fondo europeo compensativo per gli Stati maggiormente penalizzati dalle sanzioni; provvedere a misure di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dalla applicazione di sanzioni, nonchè la promozione di accesso a nuovi mercati verso cui indirizzare esportazioni e investimenti non allocabili sul mercato russo; attivare strategie di diversificazione degli approvvigionamenti energetici, di investimento sulle energie rinnovabili e di utilizzo delle sorgenti di energia del Paese, e concorrendo alle decisioni dell’UE nella direzione dell’Unione dell’energia; attivare le misure necessarie a preservare le infrastrutture strategiche del Paese da eventuali attacchi informatici o di altra natura, anche tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Relazioni del Copasir alle Camere; sostenere l’urgenza di un netto rafforzamento della Politica estera e di sicurezza comune europea, anche attivando le riforme procedurali necessarie; mantenere uno stretto e permanente coordinamento con i Paesi del G7, dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione europea, condividendo iniziative a supporto dell’Ucraina e contromisure efficaci e sostenibili, incluse sanzioni, all’aggressione russa”.
(ITALPRESS).
Il testo approvato impegna il Governo a “esigere dalle Autorità russe l’immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro di tutte le forze militari che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina; sostenere ogni iniziativa multilaterale e bilaterale utile ad una de-escalation militare e alla ripresa di un percorso negoziale tra Kiev e Mosca, anche raccogliendo la disponibilità della Santa Sede a svolgere un’opera di mediazione; assicurare sostegno e solidarietà al popolo ucraino e alle sue istituzioni attivando, con le modalità più rapide e tempestive, tutte le azioni necessarie a fornire assistenza umanitaria, finanziaria, economica e di qualsiasi altra natura, nonchè – tenendo costantemente informato il Parlamento e in modo coordinato con gli altri Paesi europei e alleati – la cessione di apparati e strumenti militari che consentano all’Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione; raccogliere l’aspirazione europea dell’Ucraina, rafforzando in ogni campo la cooperazione UE-Ucraina; attivare un programma straordinario di accoglienza dei profughi ucraini, coinvolgendo enti locali e associazionismo, semplificando le procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato, applicando la direttiva europea sulla protezione temporanea e sostenendo le iniziative della UE per una accoglienza solidale e condivisa; attivare programmi umanitari per la popolazione ucraina e semplificare le procedure di utilizzo dei fondi erogati; sostenere in sede europea la ulteriore sospensione del Patto di stabilità e la istituzione di un fondo europeo compensativo per gli Stati maggiormente penalizzati dalle sanzioni; provvedere a misure di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dalla applicazione di sanzioni, nonchè la promozione di accesso a nuovi mercati verso cui indirizzare esportazioni e investimenti non allocabili sul mercato russo; attivare strategie di diversificazione degli approvvigionamenti energetici, di investimento sulle energie rinnovabili e di utilizzo delle sorgenti di energia del Paese, e concorrendo alle decisioni dell’UE nella direzione dell’Unione dell’energia; attivare le misure necessarie a preservare le infrastrutture strategiche del Paese da eventuali attacchi informatici o di altra natura, anche tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Relazioni del Copasir alle Camere; sostenere l’urgenza di un netto rafforzamento della Politica estera e di sicurezza comune europea, anche attivando le riforme procedurali necessarie; mantenere uno stretto e permanente coordinamento con i Paesi del G7, dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione europea, condividendo iniziative a supporto dell’Ucraina e contromisure efficaci e sostenibili, incluse sanzioni, all’aggressione russa”.
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