Roma, 16 feb. (askanews) – Poca gente in strada a Kiev, gli insegnanti che scappano dalle scuole, i Paesi occidentali che chiedono ai propri concittadini di lasciare l’Ucraina. Segnali preoccupanti di giornate difficili nella capitale. Come racconta Iryna, cittadina ucraina che vive a Kiev, raggiunta da askanews.
"E’ una tensione veramente alta – dice – che dura oramai da tanto tempo. Ogni giorno riceviamo notizie sempre più preoccupanti. Vedere come gli insegnanti e i professori, stranieri, di scuole private, che scappano è preoccupante. Anche se non è successo niente di grave, perché nessun soldato russo ha passato la frontiera, già sentiamo veramente le conseguenze nella vita quotidiana, economica, senza parlare della politica che ora è tutta concentrata sulla questione della guerra che può iniziare in ogni momento".
"In giro c’è poca gente. Noto che molti hanno lasciato il Paese – prosegue Iryna – non solo i cittadini stranieri ma anche gli stessi ucraini per paura hanno deciso di scappare o di stare almeno questo periodo distante e poi magari tornare".
La paura è tanta, ma resta un po di speranza che i venti di guerra si plachino: "Abbiamo già imparato la lezione con la Crimea e Donetsk e in ogni istante può iniziare un’azione ostile. Ma spero tanto che questa pazzia non si scateni".
Servizio di Serena Sartini e Cristina Giuliano
Montaggio di Carlo Molinari
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