BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Sia il summit della Nato sia quello del G7 hanno mostrato una unità straordinaria di tutti gli alleati nel condannare l’aggressione all’Ucraina, nel mantenere le sanzioni e nel decidere di inasprire se fosse necessario”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, arrivando al Consiglio Ue a Bruxelles dopo i vertici Nato e G7.
“Le sanzioni sono state descritte come straordinariamente efficaci. L’economia russa è fortemente indebolita. Questa è stata una analisi unanime di tutti i partecipanti al summit Nato.
Si è poi discusso di come affrontare il problema della sicurezza energetica e la sicurezza agroalimentare – ha proseguito -. In entrambi i casi la risposta è una combinazione di diversificazione, cosa che noi stiamo facendo per l’uno e pe l’altro, quindi cambiare le fonti di approvvigionamento. In altre parole l’Europa vuole diventare indipendente dal gas russo.
Di misure di politica ‘internà all’Ue, il mercato del gas funziona male, i prezzi sono speculativi, quindi occorre prendere delle misure. Di misure specifiche non si è discusso perchè ne discuteremo al Consiglio europeo”.
“Il terzo pilastro di questa strategia è l’aiuto che deve venire dal Canada, dagli Usa, dai grandi produttori di gas liquido, e anche su questo c’è stata estrema collaborazione da parte di tutti. Se dovessi riassumere in due parole: unità e solidarietà descrivono bene questi incontri – ha sottolineato il presidente del Consiglio -. Si è discusso anche dei rifugiati. I numeri stanno crescendo in maniera impressionante. In Italia come sapete sono tra 60 e 70 mila, in Germania sono 200-300 mila, in Polonia sono milioni. Quindi il dramma umanitario deve essere affrontato non solo a livello europeo ma a livello mondiale, coinvolgimento pieno delle Nazioni unite”.
(ITALPRESS).
“Le sanzioni sono state descritte come straordinariamente efficaci. L’economia russa è fortemente indebolita. Questa è stata una analisi unanime di tutti i partecipanti al summit Nato.
Si è poi discusso di come affrontare il problema della sicurezza energetica e la sicurezza agroalimentare – ha proseguito -. In entrambi i casi la risposta è una combinazione di diversificazione, cosa che noi stiamo facendo per l’uno e pe l’altro, quindi cambiare le fonti di approvvigionamento. In altre parole l’Europa vuole diventare indipendente dal gas russo.
Di misure di politica ‘internà all’Ue, il mercato del gas funziona male, i prezzi sono speculativi, quindi occorre prendere delle misure. Di misure specifiche non si è discusso perchè ne discuteremo al Consiglio europeo”.
“Il terzo pilastro di questa strategia è l’aiuto che deve venire dal Canada, dagli Usa, dai grandi produttori di gas liquido, e anche su questo c’è stata estrema collaborazione da parte di tutti. Se dovessi riassumere in due parole: unità e solidarietà descrivono bene questi incontri – ha sottolineato il presidente del Consiglio -. Si è discusso anche dei rifugiati. I numeri stanno crescendo in maniera impressionante. In Italia come sapete sono tra 60 e 70 mila, in Germania sono 200-300 mila, in Polonia sono milioni. Quindi il dramma umanitario deve essere affrontato non solo a livello europeo ma a livello mondiale, coinvolgimento pieno delle Nazioni unite”.
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