Ucraina, dopo il cielo i robot invadono il terreno. E arrivano macchine killer dirette dall’AI

di solobuonumore

Ucraina, dopo il cielo i robot invadono il terreno. E arrivano macchine killer dirette dall’AI

Ormai non sono più armi sperimentali ma protagonisti quotidiani dei combattimenti: i droni terrestri vanno in azione su tutta la linea del fronte, adottati in migliaia di esemplari da entrambi gli eserciti. I russi hanno cominciato a investire su soldati-robot e tank senza equipaggio più di un decennio fa, realizzando macchine molto complesse e costose che alla prova del fuoco si sono dimostrate poco affidabili. Invece dalla fine del 2023 è iniziata la produzione di strumenti molto più semplici, costruiti con componenti commerciali: veicoli ruotati o cingolati; alcuni minuscoli, altri lunghi più di due metri e tutti bassi per confondersi con il suolo. Quasi sempre vengono pilotati attraverso droni volanti, senza bisogno di visori: alcuni sono in grado di scambiare dati con i ricognitori alati, dirigendosi autonomamente verso gli obiettivi. I più sofisticati evitano da soli gli ostacoli. Russi e ucraini li usano soprattutto nelle battaglie urbane o contro le trincee: sono kamikaze che entrano nelle postazioni e le fanno saltare in aria; robot che trasportano munizioni agli avamposti isolati; barelle mobili che evacuano i feriti; apparecchi che seminano mine sulle strade o stendono reticolati senza temere l’artiglieria. Ma ci sono veri e propri droidi combattenti, dotati di mitragliatrici e lanciagranate, che i reparti di Kiev adottano per compensare la superiorità numerica della fanteria russa: affidano ai robot il presidio di settori delle difese. E stanno già esordendo macchine killer dirette dall’intelligenza artificiale: l’avanguardia di una nuova terribile idea di guerra. I Sentieri di guerra in video di Gianluca Di Feo. Montaggio Elena Rosiello

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