Milano, 10 feb. (askanews) – Navi da guerra russe attraversano il Bosforo. Nell’oscurità della notte venti di guerra che nonostante tutti gli sforzi diplomatici sembra arduo smorzare. Il tutto mentre cominciano le le manovre militari in Bielorussia congiunte con Mosca: dureranno dieci giorni, proprio quando il lavoro diplomatico dei leader europei, con in testa il presidente francese Emmanuel Macron, iniziavano ad aprire qualche timido spiraglio di pace nella crisi ucraina. Oggi il ministro degli Esteri britannico Liz Truss è a Mosca: incontra il suo omologo Sergei Lavrov.
Secondo i dati a disposizione in Occidente, 30.000 soldati russi sono stati schierati in Bielorussia: le esercitazioni sono un evidente mezzo di pressione. E il loro inizio coincide con il 15esimo anniversario del discorso di Vladimir Putin a Monaco di Baviera durante la Conferenza sulla Sicurezza, che segnò l’inizio della spaccatura con l’Ovest. Oggi l’ambasciatore russo Sergei Razov in un’intervista a Ria Novosti sostiene che l’Italia potrebbe svolgere un ruolo nella normalizzazione delle relazioni tra Russia e Occidente.
Intanto nell’Est dell’Ucraina, a Krasnogorivka ci si prepara al peggio. La paura e la povertà domina questa parte del Paese già abbastanza colpito dal lungo stillicidio.
Servizio di Cristina Giuliano
Montaggio Alessandro Violante
Immagini Afp, Ministero della Difesa russo, portavoce Ministero degli Esteri russo