Confermati due ergastoli. 27 e 24 anni le altre due pene inflitte
Quasi tre anni dopo il ritrovamento del cadavere, è arrivata la sentenza per la morte di Desirée Mariottini. Due condanne all’ergastolo e altre due pene rispettivamente a 27 e 24 anni e sei mesi: è quanto deciso dalla III Corte d’Assise di Roma dopo molte ore di camera di consiglio. Massimo della pena per Mamadou Gara e Yussef Salia, 27 anni per Alinno Chima e 24 anni e 6 mesi Brian Minthe (che torna subito libero per decorrenza dei termini). La giovane di Cisterna di Latina viene trovata senza vita il 19 ottobre 2018 in un palazzo abbandonato nel quartiere San Lorenzo, a Roma. Desirée era stata abusata e lasciata senza vita su un lettino con sopra una coperta in via dei Lucani. La 16enne aveva assunto un mix di droghe ed era rimasta incosciente diverse ore. A una settimana di distanza dal ritrovamento del corpo, vengono fermati due senegalesi – Mamadou Gara e Brian MintheIl – ritenuti responsabili. Gli altri due arresti – Alinno Chima e Yussef Salia – arrivano nelle ore immediatamente successive. Nel giugno 2019 si chiudono le indagini: tutti e quattro vengono accusati di concorso in omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo, cessione e somministrazione di droga a minore. Dopo un anno dalla morte di Desirée, i quattro cittadini africani vengono mandati a processo dal gup di Roma Clementina Forleo. Nel dicembre 2020 viene chiesto l’ergastolo per i quattro imputati con isolamento diurno per un anno. ( Ansa – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/tutti-condannati-l-omicidio-desiree/ae7e390e-d14a-11eb-aefe-08686ae203c5