Il corteo ha mandato in tilt la città. La minaccia degli addetti portuali che non vogliono la certificazione: «Voi bloccate la nostra vita, noi la città»
Quindicimila persone, secondo la Questura, hanno partecipato al corte no-green pass lungo le Rive di Trieste, organizzato dal coordinamento locale per la quarta volta da settembre. Hanno aderito, tra gli altri tassisti e ferrovieri, oltre che i dipendenti delle aziende Wartsila e Flex. Alla manifestazione, che ha creato disagi al traffico, hanno partecipato anche una buona fetta dei portuali (800 su 950 operativi allo scalo), che da settimane protestano contro il green pass minacciando di bloccare l’intero scalo dal 15 ottobre (giorno in cui la carta verde sarà obbligatoria in tutti i luoghi di lavori pubblici e privati). Al momento il governo non ha concesso alcuna deroga al loro comparto, nonostante i portuali, operando all’esterno, abbiano chiesto di essere esentati dall’obbligo della carta verde come avviene per marittimi e camionisti. «Il 40% degli operativi non ha il green pass — afferma Stefano Puzzer, portavoce del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste, già stamattina di fronte al molo VII per i dettagli organizzativi sulla manifestazione di questo pomeriggio —. Anche gli altri porti d’Italia si stanno organizzando. In particolare Genova, che con Trieste è sempre allineata». Alcuni rappresentanti hanno incontrato anche il vicario del prefetto di Trieste, Giuseppina Maria Patrizia Di Dio Datola. «Voi bloccate la nostra vita, noi la città» sono i messaggi urlati al megafono di uno dei rappresentanti del movimento a capo del corteo a bordo di un camper. Attraverso le Rive il comitato, a suon di fischietti e tamburi, ha raggiunto l’area centrale di Ponterosso. Nella folla è stata presa di mira una troupe della Rai, bersaglio di insulti e spinte. ( Benedetta Moro / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/trieste-15mila-corteo-no-green-pass-aggredita-troupe-rai/0684e6c8-2aad-11ec-94aa-f0ac72755abe