Era il 15 settembre del 1993, ben trent’anni fa quando la mafia tolse la vita, con un colpo di pistola alla testa, a don Pino Puglisi parroco di un quartiere malfamato di Palermo. Una realtà, quella che trovò Puglisi nel 1990 quando arrivò a Brancaccio, molto particolare dove la mafia, il malaffare e la malavita governavano l’intero territorio. Lui però decise di provare a cambiare le sorti di quel quartiere.
"Attraverso il centro "Padre Nostro" – dice il presidente Maurizio Artale – padre Puglisi voleva offrire una opportunità ai giovani del quartiere e oggi il suo sogno è diventato realtà".