Roma, 4 lug. (askanews) – La tragedia della Marmolada che ha inghiottito almeno sette persone e forse più di venti ha gettato orrore sul primo weekend di luglio. Un blocco di ghiaccio che si è staccato domenica alle quattordici, lasciando una sezione nuda sulla montagna.
Paolo Talmon è il proprietario del rifugio Capanna Ghiacciaio: "E’ successo che per queste temperature alte si è formata sotto il ghiacciaio una vasca d’acqua che ha sgelato il frost del ghiacciaio ed è collassato. Da 50 anni che sono in Marmolada è la prima volta che si vede una cosa così disastrosa".
Luca Medici, istruttore di sci, era sulla terrazza del rifugio di passo Fedaia, ha visto il ghiaccio crollare e ha allertato subito il proprietario.
2:04-2:19
"Ho avvisato subito Roberto che ha avvisato i soccorritori che sono arrivati nel giro di dieci/quindici minuti, un soccorso fatto molto celermente".
Soccorsi rapidi ma ora si cercano ancora i dispersi e il bilancio è provvisorio; anche dei sette defunti sono tre sono identificati. C’era tanto gente sul ghiacciaio; il disastro non era prevedibile, ma a Canazei è arrivato il presidente del Consiglio Mario Draghi non solo per testimoniare la presenza del governo, ma per sottolineare la necessità di un impegno politico sul fronte climatico:
Draghi da videodoc 16:37
1:08-1:24
"Il governo deve riflettere, deve riflettere su quanto accaduto e prendere dei provvedimenti, perché quanto accaduto abbia una possibilità bassissima di succedere o possa essere evitato"
Chi vive in montagna guarda con sgomento alla trasformazione di questo ecosistema. Roby Platter, guida, vive a Canazei.
3:28-3:45
"Il ghiacciaio sta diventando sempre più piccolo ma non per questo meno pericoloso, i pericoli ci sono sempre".