Reggio Emilia, 11 nov. (askanews) – La Fondazione Palazzo Magnani e la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto hanno presentato nello spazio espositivo di Palazzo da Mosto a Reggio Emilia la mostra "Orizzonti del corpo. Arte, Danza, Realtà Virtuale".
Nato dal comune intento delle fondazioni di sperimentare un incontro tra danza e arti visive, la mostra vuole innescare un continuo scambio e dialogo moltiplicatore di emozioni: l’arte, con le opere di tredici artisti contemporanei invitati negli spazi di Palazzo da Mosto; la danza, con le MicroDanze ideate da cinque coreografi internazionali; la tecnologia, con strumenti virtuali e immersivi a disposizione dei visitatori per "assistere alle performance" – in scena dal vivo solo nelle giornate di apertura e di chiusura – durante tutta la durata della mostra. Un progetto espositivo in cui la fisicità dei danzatori e la materia dell’arte entrano in relazione in un modo del tutto inedito, innescando una nuova relazione con lo spazio.
Il percorso espositivo, a cura di Marina Dacci, si sviluppa in otto sale dello storico Palazzo da Mosto mettendo in connessione installazioni danzate (le MicroDanze) con una trentina di opere d’arte dei tredici artisti contemporanei invitati. Leonardo Anker Vandal, Bianco-Valente, Fabrizio Cotognini, Antonio Fiorentino, Silvia Giambrone, Gianluca Malgeri, Matteo Montani, Mustafa Sabbagh, Vincenzo Schillaci, Namsal Siedlecki, Sissi e Giovanni Termini sono artisti italiani o che vivono da tempo in Italia: le loro opere, per vocazione e assonanza, sono affiancate da sei MicroDanze di cinque coreografi: Saul Daniele Ardillo, Ina Lesnanowski, Philippe Kratz, Angelin Preljocaj, Diego Tortelli. Si tratta di performance di pochi minuti, per uno o due, tre interpreti, destinate a spazi ristretti e a una fruizione espositiva.
In questo video una selezione di alcuni momenti di performance e di opere in mostra.