Roma, 25 mag. (askanews) – "Io mi chiedo come facciano gli Stati Uniti, la classe dirigente degli Stati Uniti, a pensare di essere la guida del mondo, senza risolvere il problema della facilità con cui si utilizzano le armi nel loro Paese": così ad askanews Daniele Novara, noto pedagogista, accademico e scrittore piacentino, fondatore oltre 30 anni fa del CPP (Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti), commenta la strage compiuta dal 18enne Salvador Ramos in una scuola a Uvalde, nel Texas.
"Quando un 18enne, e tempo fa addirittura degli adolescenti, possono comprare dei mitra, pistole, dei fucili, entrare in una scuola e ammazzare chi trovano, in questo caso è agghiacciante sono stati ammazzati addirittura 19 bambini", ha aggiunto.
"Io mi chiedo gli Stati Uniti che vogliono essere la guida del mondo possono per favore risolvere questo problema, è ammissibile che questo paese possa consentire un’aberrazione del genere?", ha chiesto con forza l’autore di "Urlare non serve a nulla (Bur 2014) o "Cambiare la scuola si può" (Bur 2018).
"Se non si impedisce ai ragazzi, agli adulti di avere a disposizione queste armi, non ci sarà nessuna possibilità di prevenire questi episodi. Anche in Italia è necessario che chi dispone di un’arma abbia un controllo psichiatrico, abbia un test psichiatrico che confermi alla società che non è pericoloso nell’uso delle armi stesse", ha sottolineato.