Non cambia la vetta della classifica di Serie A TIM dopo il derby di Milano. Al pari del Napoli contro l’Hellas Verona fa seguito l’X nella stracittadina milanese, con l’Atalanta che ne approfitta per rosicchiare due punti alle prime 3.
A San Siro si è vista una partita combattuta a grandi ritmi, molto corretta (un solo ammonito) e incerta fino alla fine. Passa per prima l’Inter, con l’ex Calhanoglu che si procura e trasforma un calcio di rigore all’11’. Al 17′ arriva già l’1 – 1 che poi non cambierà più nonostante altre occasioni da gol da una parte e dall’altra: in area nerazzurra saltano in tanti su una punizione di Tonali, ma a deviarla nella propria porta è De Vrij. Passano pochi minuti e arriva un altro tiro dal dischetto per la squadra di Inzaghi. Questa volta Lautaro Martinez si incarica del tiro, ma Tatarusanu intuisce e respinge la massima punizione. Nel finale di primo tempo due grosse palle gol in area rossonera, sprecate da Barella (murato da Ballo-Tourè davanti alla linea di porta) e Lautaro (tiro fuori da buona posizione). Nella ripresa ancora l’Inter a non concretizzare, in particolare con Vidal che da centro area colpisce Kalulu a porta spalancata. Scampato il pericolo i rossoneri han chiuso in attacco, sfiorando il colpaccio. Prima una punizione di Ibrahimovic che costringe Handanovic alla respinta in tuffo, poi un palo colpito da Saelemaekers con l’estremo nerazzurro battuto.
Il Milan arriva alla sosta con 32 punti nelle prime 12 partite, mai ne aveva collezionati tanti nella sua storia in A. L’Inter segue staccata di 7 lunghezze e dopo la sosta ospiterà al Meazza il Napoli, l’altra formazione a 32.
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(Foto LaPresse)