In questi giorni si sta giocando l’ATP Finals, un importante torneo di tennis.
Il tennis è giocato su superfici diverse, ed oggi scopriamo perché la pallina da tennis si comporta diversamente sulla terra battuta, cemento, ed erba.
La pallina resta in contatto con il suolo solo per qualche millisecondo, ovvero millesimi di secondo, ma quello che succede in questo brevissimo intervallo di tempo è importantissimo.
L’attrito è molto diverso tra le varie superfici, maggiore è l’attrito, più la superficie “ruba”, energia dalla pallina che rimbalzerà con velocità minore.
L’attrito influenza anche l’angolo del rimbalzo, maggiore è l’attrito, più la palla rimbalzerà lenta e verso l’alto.
La terra battuta è composta da tanti piccoli granellini che aumentano l’attrito tra superficie e palla; Inoltre, quando la palla impatta la terra, la “scava” un pochino.
Qui l’attrito è il piu forte tra le varie superfici, la pallina rimbalza più lenta e con un angolo maggiore, ovvero più in alto.
Secondo gli esperimenti dell ITF, la federazione internazionale del tennis, una pallina senza spin iniziale, che impatta sulla superficie ad una velocità di 107 km all’ora perde dopo il rimbalzo il 43% della sua velocità, rallentando a 61 km all’ora.
La terra rossa è infatti la superficie dove ci sono meno Ace, ovvero quando un giocatore realizza punto in battuta senza che l’avversario riesca a toccare la pallina. Più la palla è lenta meno Ace si riescono a fare.
Il cemento d’altro canto è una superficie più regolare, non è composta da granellini, l’attrito qua è inferiore rispetto alla terra battuta.
Una pallina che impatta il cemento a 107 km/h rimbalza a circa 72 km/h, e l’angolo di uscita è minore.
Il numero di ace è maggiore.
Se guardiamo il sito dell’ATP, il giocatore con il punteggio del servizio più alto sul cemento è Hubert Hurkacz con una media 14,8 ace per match comparato a Nicolas Jarry che su terra battuta ha una media di 7,4 ace per match.
Sull’erba succede una cosa diversa, perché la palla “piega” i ciuffi d’erba e rimbalza su di essi. L’attrito è il più basso tra tutte le superfici, perché questi gli steli d’erba sono scivolosi.
La palla rimbalza più velocemente e più in basso.
Questo vale per un campo d’erba ben curato, quindi con steli molto fitti e tagliati bene. Su un campo amatoriale le cose possono non essere così.
Anche la pressione della palla conta.
Più una palla è gonfia, meno contatto ha con il suolo, minore è l’attrito.
Più una palla è sgonfia, più l’attrito sarà maggiore e maggiore sarà la velocità persa.