Facebook rinuncia alla condivisione dei dati di Whatsapp. Un procedimento attivato negli ultimi mesi a scopo di pubblicitario e che ha destato molte polemiche. Il social network di Mark Zuckerberg, adesso, non potrà più acquisire informazioni private degli utenti Whatsapp: numeri di telefono, nomi e e altri dati. Dopo il pressing dell'Unione europea e di molti Paesi membri, Facebook ha ceduto alle pressioni dei Garanti europei della privacy. Che sin dall’inizio, ad Agosto, si sono mostrati molto preoccupati sull’utilizzo dei dati degli utenti e avevano chiesto a Zuckerberg & Co di stoppare la condivisione. Finché ad ottobre scorso è arrivata una lettera aperta pubblicata dall’Article 29 Working Party (WP29), l’organismo della Commissione Europea che riunisce i rappresentanti delle autorità di tutela della privacy degli Stati Membri. Nel documento, il WP29 criticava l’operazione di Facebook e WhatsApp e chiedeva a Jan Koum, l'ad del servizio di messaggistica, di sospendere la condivisione dei dati “finché non era possibile assicurare agli utenti un’adeguata protezione legale”. L’utilizzo dei dati ora viene bloccato, ma è certo che Facebook non si arrenderà facilmente e