Se un vigile che fa il suo dovere suscita tanto clamore dovremmo tutti farci delle domande sulla situazione della legalità nel nostro paese. Ma la situazione è questa e quando un tutore della legge anziché chiudere un occhio li tiene entrambi ben aperti la cosa diventa subito una notizia. E’ quanto è successo a Pavia dove un vigile si è trovato davanti due auto in divieto di sosta. Una era quella dell’assessore alla polizia locale, Giuliano Ruffinazzi, e l’altra apparteneva invece al vice presidente del Consiglio comunale, Melania Lanave. L’agente deve aver pensato all’ordine arrivato pochi giorni prima nel quale si raccomandava a tutti i vigili il massimo rigore sui divieti di sosta dato che negli ultimi tempi fioccavano le segnalazioni, soprattutto sui social network, di una situazione di parcheggio selvaggio in città raramente punito con le giuste contravvenzioni. E così proprio davanti a Palazzo Mezzabarba, sede del Comune di Pavia, c’erano alcune auto parcheggiate in una zona destinata a isola pedonale. Così il solerte vigile, probabilmente consapevole che alcune di quelle macchine appartenessero agli amministratori comunali che si trovavano dentro al Municipio, ha provveduto a infilare sotto il tergicristalli le multe. Di fronte alle contravvenzioni i due politici pavesi non hanno potuto far altro che pagare dando così in qualche modo il buon esempio dopo averne però dato uno pessimo.