Paolo Russo, 35enne di Ocre (L’Aquila), maresciallo dei carabinieri in forza al Settimo Reggimento di Laives, in Trentino Alto Adige, era scomparso domenica all’Alpe di Villandro (Bolzano). Il militare aveva deciso di compiere un’escursione, ma gli amici che lo attendevano all’arrivo non lo hanno mai visto arrivare. Così proprio loro hanno fatto scattare l’allarme. Per tutto lunedì è stato impossibile rintracciarlo sul cellulare mentre proprio i suoi colleghi Carabinieri lo cercavano ovunque. L’ultima traccia lasciata da Paolo era stata la firma sul libro degli ospiti della nota malga del Rifugio Stöffl sul monte Villandro a 2.509 metri di quota. In base a quanto ricostruito Paolo era arrivato fino in cima e poi lungo la via del ritorno qualcosa è andato storto. Il militare è stato ritrovato in fondo a un dirupo, senza vita dopo essere caduto per decine di metri. Secondo gli esperti il percorso sul quale Paolo ha avuto il mortale incidente non è difficilissimo, ma richiede una certa attenzione anche agli escursionisti più navigati. La notizia della morte del giovane carabiniere ha gettato nello sconforto l’intero Comune di Ocre dove ancora vive la sua famiglia. Paolo Russo lascia il fratello Marco, istruttore elicotterista della Forestale e Michel, dipendente dello stabilimento aquilano della Dompè.