A prima vista sembra una bistecca come tutte le altre e invece è la più cara del mondo. Costa quasi 3000 euro (2,956 euro) e vive rigogliosa la sua adolescenza: 15 anni. Il macellaio francese Alexandre Polmard, che ne è l’orgoglioso proprietario, è pronto a darci i dettagli.Le vacche Blonde d’Aquitaine vengono allevate al pascolo nel sud-ovest della Francia (con limitata presenza anche in Italia), una vita breve la loro prima della macellazione (soltanto 4 capi per settimana) ma tranquilla e agevolata (per proteggerle dalle intemperie sono stati costruiti rifugi appositi). A questo punto la carne subisce un processo di “ibernazione”: viene cioè trattata con un getto d’aria a 120km/h a una temperatura di -45°C, accorgimento che permette una lunghissima conservazione senza che perda nessuna delle sue eccezionali caratteristiche. Un alimento che è entrato a buon diritto nel pantheon dei cibi esclusivi, accanto ai più blasonati caviale e cognac. La potrete gustare in uno dei ristoranti selezionati dallo stesso Polmard, a patto di posticipare una rata del mutuo: una côte de boeuf (costata) annata 2000 può costare tranquillamente 3000 euro. O potreste farne un assaggino da Fabrice Vulin, due stelle Michelin a Hong Kong, per soli 647 euro a persona.