L’hanno inventato in Francia, eppure i cugini dì Oltralpe non lo usano. Stiamo parlando del bidet, sanitario comunissimo in Italia e sconosciuto in tutto il resto del mondo o quasi. I turisti che ogni anno affollano gli hotel del nostro Paese lo lasciano immacolato, rimanendone divertiti nel migliore dei casi, scandalizzati nel peggiore. Il bidet fu introdotto in Francia intorno al 1710, ma non riscosse affatto successo al punto da essere definito “strumento di lavoro meretricio” dato che veniva usato soprattutto dalle prostitute, che lo utilizzavano per lavarsi dopo un rapporto sessuale, al fine di evitare di contrarre malattie. Sempre per lo stesso motivo, la maggior parte degli europei oggi associa il bidet all’idea di sporco. In italia invece il sanitario spopolò sin da subito. Nella metà del ‘700, la Regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo-Lorena ne volle assolutamente uno nel suo bagno personale, alla Reggia di Caserta. Nel ‘900, con la diffusione delle tubature, il bidet venne installato praticamente dappertutto, diventando una costante dei bagni italiani, dove oggi è obbligatorio. E’ diffuso anche in Spagna, Portogallo, America Latina (Argentina 99%) e Giappone, dove è messo a disposizione pure nei bagni pubblici.