Da quando, due anni fa, la Russia ha invaso l’Ucraina, una guerra dentro i confini dell’Unione europea non è più un’ipotesi tanto irrealistica, avvertita soprattutto sul fianco est della Nato. Svezia ed Estonia si preparano a questo scenario. La Svezia è stata, dopo la Finlandia, l’ultimo Paese a entrare nell’Alleanza atlantica: sono finiti più di 200 anni di neutralità perché il «non allineamento», pur parte dell’identità nazionale, non era più ritenuto sufficiente di fronte all’aggressività russa. Le esercitazioni militari — ci hanno spiegato i soldati del battaglione che ha il compito di difendere Stoccolma, in addestramento tra i boschi — saranno sempre più frequenti: bisogna farsi trovare pronti, e questo traina la già imponente industria bellica nazionale, sviluppata durante la Guerra Fredda per garantire la sicurezza del Paese.
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