ROMA (ITALPRESS) – “I lavoratori e le imprese del settore dell’edilizia non hanno più tempo per aspettare un Governo e una maggioranza sempre più inerti e incapaci. In campagna elettorale il centrodestra si era riempito la bocca di difesa del Superbonus, delle famiglie e delle imprese edilizie coinvolte. Ieri, rispondendo a una nostra interrogazione parlamentare, l’Esecutivo ha fatto emergere l’ennesima promessa tradita sulla delicatissima questione del blocco dei crediti d’imposta legati al Superbonus e agli altri bonus edilizi. Sbloccare questi crediti è di vitale importanza per far affluire risorse alle imprese, per pagare lavoratori e fornitori, per continuare a far girare l’economia”. Così, in un post su Facebook, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
“Avevano promesso – ha continuato – l’utilizzo di una piattaforma e di un non meglio precisato operatore bancario privato, aperto alla partecipazione pubblica, per riattivare l’acquisto dei crediti d’imposta”.
“Ora – ha aggiunto Conte – il ministero dell’Economia ammette che di questo operatore e di questa piattaforma non ci sono più tracce. Forse se ne riparlerà a settembre, ci ha detto il ministero, come se alle migliaia di aziende dell’edilizia con l’acqua alla gola fosse concesso pazientare e se mai concedersi una forzata vacanza. Abbiamo anche avuto la dimostrazione – ha proseguito – del totale fallimento del Decreto legge, addirittura ribattezzato ‘Dl cessione crediti fiscalì, che avrebbe dovuto disincagliare i crediti stessi. La prima pagina del Sole 24 Ore del 30 maggio, invece, ci restituisce un dato clamoroso e allarmante: ci sono ancora 30 miliardi di crediti bloccati nei cassetti fiscali. Diciamolo chiaramente: da Draghi a Meloni, di male in peggio! L’Esecutivo Meloni, accompagnato dall’ipocrita slogan ‘non disturbare chi vuole farè – ha aggiunto Conte -, di sicuro non sta disturbando la discesa di decine di migliaia di imprese e dei loro lavoratori nel baratro. Il 17 giugno tutti a Roma per dire #bastaviteprecarie”, ha concluso.
“Avevano promesso – ha continuato – l’utilizzo di una piattaforma e di un non meglio precisato operatore bancario privato, aperto alla partecipazione pubblica, per riattivare l’acquisto dei crediti d’imposta”.
“Ora – ha aggiunto Conte – il ministero dell’Economia ammette che di questo operatore e di questa piattaforma non ci sono più tracce. Forse se ne riparlerà a settembre, ci ha detto il ministero, come se alle migliaia di aziende dell’edilizia con l’acqua alla gola fosse concesso pazientare e se mai concedersi una forzata vacanza. Abbiamo anche avuto la dimostrazione – ha proseguito – del totale fallimento del Decreto legge, addirittura ribattezzato ‘Dl cessione crediti fiscalì, che avrebbe dovuto disincagliare i crediti stessi. La prima pagina del Sole 24 Ore del 30 maggio, invece, ci restituisce un dato clamoroso e allarmante: ci sono ancora 30 miliardi di crediti bloccati nei cassetti fiscali. Diciamolo chiaramente: da Draghi a Meloni, di male in peggio! L’Esecutivo Meloni, accompagnato dall’ipocrita slogan ‘non disturbare chi vuole farè – ha aggiunto Conte -, di sicuro non sta disturbando la discesa di decine di migliaia di imprese e dei loro lavoratori nel baratro. Il 17 giugno tutti a Roma per dire #bastaviteprecarie”, ha concluso.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).