Dopo i super batteri resistenti agli antibiotici, arrivano i super pidocchi resistenti agli antibiotici: è molto più difficile combatterli.
Lo si evince da uno studio pubblicato sulla rivista Paediatric Dermatology dell’Università di Pittsburgh, che dimostra come questi parassiti stiano diventando sempre resistenti ai farmaci e, più in generale, ai trattamenti presenti in commercio (nello specifico, il Mom, noto shampoo antipidocchi che rappresenta uno dei principali rimedi utilizzati per debellarli), per colpa di un nuovo ceppo iper-resistente. Secondo la ricerca – condotta da Ellen Koch, dermatologa dell’Università di Pittsburgh, insieme a Bernad Cohen dell’Università John Hopkins di Baltimora – questa tipologia di pidocchi si diffonde molto più rapidamente di quanto si credesse all’inizio.
In particolare l’autrice della ricerca pubblicata sulla rivista di settore Pedaitric Dermatology avrebbe evidenziato come solo il 25% dei pidocchi che normalmente aggredisce il cuoio capelluto, soprattutto dei bambini, risulterebbe sensibile all’azione del Mom. Ciò vuol dire che i parassiti in questione sarebbero diventati talmente resistenti alle terapie adottate, da riuscire a continuare a riprodursi nonostante gli espedienti contro di essi. In altre parole i pidocchi sono riusciti dunque a mutare la propria natura, adattandosi alle soluzioni che un tempo erano invece efficaci per eliminarli, e diventando super-pidocchi.
E con l’inizio delle scuole, aumenta anche il rischio di infezioni. “I locali chiusi, spesso eccessivamente riscaldati e frequentati da tanti bambini – sottolinea Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (www.susannaesposito.it) – rappresentano un ambiente ideale per la diffusione dei virus, principali agenti eziologici delle infezioni nei primi anni di vita e durante l’età scolare; la trasmissione dei microrganismi è, poi, particolarmente facilitata dallo scambio degli oggetti che inevitabilmente avviene soprattutto tra bimbi piccoli, complice anche il sistema immunitario immaturo”.