Roma, 8 gen. (askanews) – Il vaccino Pfizer-BioNTech contro il Covid-19 può proteggere anche dalla mutazione trovata in due varianti contagiose del virus riscontrate in Gran Bretagna e in Sudafrica.
Due ceppi che hanno una mutazione comune, una leggera alterazione in un punto della proteina spike che riveste il virus, che si ritiene sia la ragione principale dell’aumentata contagiosità.
I test eseguiti da Pfizer per vedere se la mutazione ha influenzato la capacità del vaccino di agire sono stati eseguiti su campioni di sangue di 20 persone vaccinate. I loro anticorpi sono riusciti a respingere con successo il virus. Lo studio pubblicato è ancora preliminare ma il dottor Philip Dormitzer, direttore scientifico della Pfizer, ha detto che è "molto rassicurante che almeno questa mutazione, che era una di quelle per cui le persone sono più preoccupate, non sembra essere un problema" per il vaccino.
Una buona notizia ma che non stupisce, ha detto il direttore dell’istituto di genetica molecolare del Cnr, il professor Giovanni Maga: "La risposta immunitaria che è suscitata dal vaccino è complessa, fatta da molti anticorpi che vanno a colpire diverse regioni della proteina quindi quelle poche mutazioni trovate nelle due varianti era prevedibile che non avessero un effetto sul numero grande di anticorpi che il vaccino è in grado di suscitare, quindi è una buona notizia, io personalmente non ne sono stupito ma credo questo possa tranquillizzare un po’ le persone".