La comunità degli studenti russi contro la guerra di Napoli ha voluto replicare attraverso Fanpage.it, alle parole del console ucraino Maksim Kovalenko, che in occasione di uno spettacolo al San Carlo con artisti russi e ucraini, aveva chiesto alle istituzioni italiane di annullare ogni iniziativa che prevedesse russi e ucraini insieme. "Il console pur essendo un diplomatico non ha fatto fact checking – ha detto Maria Smirnova studentessa russa della Apple Accademy di Napoli – lui dice che l’83% dei russi sostiene Putin, ma da dove ha preso questo dato? Forse sono i numeri della propaganda di Putin che usa per giustificare i suoi massacri?. Ha inoltre detto che nel Sud Italia i russi non hanno manifestato contro la guerra, ma non è vero a Napoli ci siamo mobilitati insieme agli ucraini dal primo giorno". Gli studenti russi contro la guerra denunciano le nefandezze del regime di Putin: "Noi siamo contro la guerra, la chiamiamo con il suo nome e non operazione speciale come dice Putin – sottolinea la studentessa – chi fa questo in Russia rischia 20 anni di prigione, voglio dire al console che non tutto il popolo russo è uguale a Putin, anche noi siamo delle vittime. Qui in Italia ci mobilitiamo e proviamo ad aiutare i profughi ucraini, non si devono dire bugie per alimentare il conflitto tra i popoli".
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