La strage della scuola di Uvalde in Texas ha riacceso il dibattito sui controlli sul possesso di armi da fuoco, principalmente negli Usa, ma anche a livello internazionale. Il segretario della Lega Matteo Salvini in passato si è distinto per posizioni a favore della cosiddetta lobby delle armi, arrivando a firmare un patto di consultazione con le associazioni di categoria, prima delle elezioni del 2018. Ai microfoni di Fanpage.it, tuttavia, il leader leghista sottolinea di essere contrario al modello americano che si basa sul diritto dei cittadini a detenere un’arma, una posizione sostenuta fortemente tra gli altri dall’ex presidente Trump, politico più volte lodato e sostenuto da Salvini in questi anni. Secondo il segretario del Carroccio invece in Italia non esiste un problema di controlli e garanzie per ottenere il porto d’armi, nonostante diversi esperti e associazioni sostengano l’opposto, soprattutto per quanto riguarda le armi a uso sportivo.
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