Roma, 7 lug. (askanews) – Storia a lieto fine per questo esemplare di otaria orsina in Argentina. Trovata il 16 giugno in un fiume particolarmente inquinato, il Riachuelo, è stata riportata in mare dopo le cure degli esperti, prima in un ospedale per fauna selvatica della fondazione Temaikén, poi alla fondazione Mundo Marino a San Clemente del Tuyù.
Sergio Rodriguez Heredia, biologo, è il responsabile della Fondazione Mundo Marino:
"E’ un caso che colpisce perché non è il primo esemplare che appare in ambito fluviale, quindi in acqua dolce ne abbiamo visti parecchi recentemente, soprattutto giovani. Spesso sono animali che alla ricerca frenetica di cibo possono entrare nei canali e da lì finire in un fiume".
L’otaria orsina è una specie con un doppio mantello, uno interno e impermeabile che mantiene la pelle asciutta, e un altro esterno dal caratteristico colore. Un maschio adulto arriva a due metri e pesa 150 chili, le femmine arrivano a circa 60 chili.
"Per fortuna l’animale era in buone condizioni e con qualche giorno di controlli e di buona alimentazione e con l’impegno della nostra squadra è stato riportato al suo ambiente naturale" conclude Rodriguez Heredia.
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